Quesiti e approfondimenti

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Ricezione omaggi da operatore comunitario – Intrastat

In base alla disciplina fiscale vigente, uno dei requisiti richiesti dalla normativa comunitaria affinchè un’operazione possa qualificarsi come intracomunitaria è che l’acquisizione, o il passaggio della proprietà avvenga a titolo oneroso.

L’immediata conseguenza di tale postulato,  è che eventuali cessioni a titolo gratuito non concretizzano fattispecie di cessione intracomunitaria, ma soggiacciono alla normativa nazionale del cedente.

L’ipotesi delineata ricadrà, quindi, nelle più ampie disposizioni del D.P.R. n. 633/72 per l’esplicito rinvio che viene operato dall’articolo 56 D.L. n. 331/1993, cioè a seconda dei casi:

a) cessione gratuita di beni di cui all’articolo 2, comma 2, n. 4) D.P.R. n. 633/72;

b) cessione di campioni appositamente contrassegnati ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lett. d) D.P.R. n. 633/72;

c) operazioni a premio ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lett. m) D.P.R. n. 633/72;

d) cessioni a titolo di sconto o abbuono.

Tralasciando quanto appena esposto, e calandoci sul lato pratico, all’ipotesi delineata (ricezione di beni in omaggio) non è applicabile la disciplina comunitaria per mancanza del requisito fondamentale dell’onerosità dell’operazione.

Di conseguenza, la società, sta ponendo in essere un’operazione “fuori campo I.V.A.” per la quale non è tenuta, ai fini di tale imposta, ad alcun adempimento, e tanto meno alla compilazione degli elenchi INTRASTAT di periodo (lo stesso comportamento deve essere adottato anche nel caso in cui anziché ricevere meri omaggi, vengano recapitati dei campioni di modico valore appositamente contrassegnati).

Precisiamo, infine, che l’operazione in oggetto (ricezione omaggi da soggetto comunitario) non concorre alla formazione del plafond.

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