Quesiti e approfondimenti

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Operazioni INTRASTAT – Triangolazione impropria e acquisto U.E.

Procedendo con ordine:

A)   TRIANGOLAZIONE COMUNITARIA IMPROPRIA

Poiché l’operatore extracomunitario ha un proprio rappresentante fiscale o identificazione diretta in uno degli Stati membri della Comunità, allora ci si trova dinanzi ad un’operazione triangolare impropria oggetto di analisi sia nella circolare ministeriale n. 13/E/1994 (paragrafo 16.3 – III caso, lett. b), sia nella lett. b) della risoluzione ministeriale n. 128/1998.

Da un punto di vista pratico, poiché la Società agisce come cessionario finale, gli adempimenti sono così riassumibili:

a)    si dovrà integrare la fattura comunitaria ai sensi dell’art. 46 D.L. n. 331/1993, annotandola tanto nel registro IVA vendite che in quello acquisti secondo il meccanismo del reverse charge;

b)   si dovrà riepilogare l’operazione all’interno degli elenchi INTRASTAT di periodo, segnalando la natura di operazione intracomunitaria triangolare.

 

B)        ACQUISTO INTRACOMUNITARIO DALL’INGHILTERRA

Stando alla documentazione inviata ed alle informazioni ricevute, ci si trova di fronte ad un ordinario acquisto intracomunitario. Anche in questo caso, quindi, si dovrà integrare la fattura secondo il meccanismo del reverse charge di cui all’art. 17, co. 2 D.P.R. n. 633/72, e si dovrà riepilogare l’operazione negli elenchi INTRASTAT di periodo.

 

Infine, per completezza sugli argomenti trattati, si ricorda che per situazioni del tutto analoghe è sempre obbligatorio:

–       verificare l’inclusione del numero di partita IVA di Clienti e Fornitori negli elenchi VIES;

–       integrare la fattura ricevuta dal soggetto comunitario, in quanto l’emissione di autofattura è in linea di massima esclusa.

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