Quesiti e approfondimenti

Il focus di Risorse Umane

Termine di dismissione del PIN INPS per tutti i profili

Messaggio INPS n. 2926 del 25 agosto 2021

L’INPS ricorda che, al fine di assicurare una più graduale transizione dal PIN verso SPID, CIE e CNS, è stato previsto di inibire l’uso del PIN con profili diversi da quello di cittadino dalla data del 1° settembre 2021. Tuttavia l’Istituto, a seguito delle richieste pervenute da parte degli interessati e delle esigenze organizzative rappresentate, rende noto che è consentito l’accesso ai servizi on-line di rispettiva competenza mediante PIN con tutti i profili, fino al 30 settembre 2021.

Esonero contributivo filiere agricole, pesca e acquacoltura: nuovo modulo presentazione domande

Circolare INPS n. 130 del 31 agosto 2021

L’INPS è intervenuto in materia di esonero contributivo in favore delle aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura per rendere rende noto che è disponibile il nuovo modulo di presentazione della domanda di esonero nel “Portale delle Agevolazioni” (ex “DiResCo”), sul sito istituzionale www.inps.it. Le domande di esonero possono essere presentate entro il 30 settembre 2021.

Fondo nuove competenze: termini di realizzazione dei percorsi formativi

Nota integrativa ANPAL dell’8 settembre 2021

L’ANPAL ha pubblicato una nota interpretativa volta a fornire elementi per una migliore comprensione di taluni aspetti relativi al funzionamento del Fondo nuove competenze. In particolare, con riferimento al termine finale per realizzare i percorsi di sviluppo nel caso di istanza (cumulativa) presentata dai Fondi paritetici Interprofessionali e dal Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, l’ANPAL precisa che il termine dei 120 giorni si applica a tutte le istanze (cumulative e singole) che prevedono, anche successivamente alla loro approvazione, e comunque prima dell’avvio dell’azione formativa, l’adesione ai Fondi. Il medesimo termine si applica a tutte quelle istanze che prevedono, già all’interno del progetto formativo, percorsi di sviluppo delle competenze da realizzare attraverso Avvisi a valere sul Conto di sistema di un Fondo paritetico Interprofessionale o attraverso iniziative del Fondo per la formazione.

Tale termine potrà essere prorogato, previa richiesta motivata del datore di lavoro e successivo eventuale accoglimento dell’ANPAL. Nei suddetti casi, per fruire dei 120 giorni, l’azienda deve inviare una PEC a fondonuovecompetenze@pec.anpal.gov.it con la comunicazione di avvenuta adesione ai Fondi.

La nuova figura professionale del Mobility Manager

L’articolo 229, comma 4, del Decreto Legge n. 34/2020 prevede, per i datori che hanno unità locali con più di 100 dipendenti, al ricorrere di altre condizioni, l’introduzione di una nuova figura professionale: il mobility manager.

La norma è finalizzata a consentire la riduzione permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del veicolo privato individuale a motore negli spostamenti sistematici casa-lavoro e favoriscano il decongestionamento del traffico veicolare.

Soggetti interessati

Oltre alle pubbliche amministrazioni, sono interessate le imprese con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un/una:

  • capoluogo di Regione,
  • città metropolitana,
  • capoluogo di Provincia o
  • Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)

Le imprese e le PA, con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti, sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un PSCL del proprio personale dipendente.

Tale piano, finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato, individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato.

Il PSCL definisce, altresì, i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l’impresa o la PA che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

Il Piano degli spostamenti casa-lavoro, adottato dalle imprese e dalle PA, va trasmesso al Comune territorialmente competente entro 15 giorni dall’adozione.

Preme evidenziare che in fase di prima applicazione i Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) sono adottati entro il prossimo 22 novembre 2021 (180 giorni dall’entrata in vigore del DM 12 maggio 2021 contenente le modalità attuative delle norme relative alla figura del mobility manager).

Mobility manager aziendale

Il mobility manager aziendale è nominato tra i soggetti in possesso di un’elevata e riconosciuta competenza professionale e/o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti o tutela dell’ambiente; ad esso sono attribuite le seguenti funzioni:

  • promozione, mediante l’elaborazione del PSCL, della realizzazione di interventi per organizzare e gestire la domanda di mobilità dei dipendenti, per consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane;
  • supporto all’adozione del PSCL e suo adeguamento, anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune competente, elaborate con il supporto del mobility manager d’area;
  • verifica dell’attuazione del PSCL, anche ai fini di un suo eventuale aggiornamento, monitorando gli spostamenti dei dipendenti e valutandone, con indagini specifiche, il livello di soddisfazione;
  • cura dei rapporti con enti pubblici e privati coinvolti nel gestire gli spostamenti dei dipendenti;
  • attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile;
  • promozione con il mobility manager d’area di azioni di formazione e indirizzo per incentivare l’uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi complementari e integrativi anche a carattere innovativo;
  • supporto al mobility manager d’area nella promozione di interventi sul territorio utili a favorire l’intermodalità, lo sviluppo in sicurezza di itinerari ciclabili e pedonali, l’efficienza e l’efficacia dei servizi di trasporto pubblico, lo sviluppo di servizi di mobilità condivisa e di servizi di infomobilità.

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