Regime De Minimis: Nuove Opportunità per le Imprese
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento (UE) 2023/2831, il regime de minimis ha subito importanti modifiche. Ecco i punti salienti delle novità:
- Aumento del Tetto degli Aiuti: Il limite triennale per gli aiuti de minimis è stato aumentato da 200.000 euro a 300.000 euro per singola impresa. Questo permette di ricevere maggiori aiuti senza dover ricorrere a notifiche preventive alla Commissione Europea.
- Registrazione degli Aiuti: A partire dal 1° gennaio 2026, gli Stati membri dovranno registrare gli aiuti de minimis in un registro centrale, sia a livello nazionale che dell’UE. Questo semplifica il processo e riduce gli obblighi di notifica per le imprese.
- Periodo Triennale Mobile: Il periodo triennale utilizzato per la determinazione del tetto massimo degli aiuti è ora configurato come “mobile” e non più ancorato agli esercizi finanziari. Tale modifica introduce una maggiore flessibilità nella gestione degli aiuti da parte delle imprese. Il periodo triennale mobile rappresenta un criterio di calcolo che consente di individuare il limite complessivo degli aiuti di Stato concedibili a un’impresa su una finestra temporale di tre anni non coincidente necessariamente con gli esercizi contabili. In concreto, il massimale viene determinato considerando gli aiuti ottenuti dall’impresa nei tre anni precedenti il momento della nuova richiesta, indipendentemente dalla chiusura degli esercizi finanziari (1° gennaio – 31 dicembre). A titolo esemplificativo, qualora una nuova istanza di agevolazione venga presentata nel giugno 2025, il relativo calcolo del plafond “de minimis” terrà conto degli aiuti percepiti nel periodo compreso tra giugno 2022 e giugno 2025, e non esclusivamente di quelli riferiti agli esercizi 2022, 2023 e 2024.
- Imprese Uniche: La definizione di “impresa unica” è stata oggetto di un importante chiarimento, includendo nel perimetro tutte le entità controllate – sia giuridicamente sia di fatto – dalla medesima impresa. Tale precisazione assicura una maggiore trasparenza e uniformità nell’applicazione della disciplina sugli aiuti di Stato. Il concetto di “impresa unica” riveste un ruolo centrale nell’ambito dei regimi agevolativi, poiché consente di individuare il beneficiario effettivo degli aiuti e di garantire il corretto rispetto dei limiti previsti dalla normativa unionale. In particolare, la nozione ricomprende tutte le entità tra loro collegate attraverso specifiche relazioni di controllo o influenza, evitando che il massimale degli aiuti possa essere eluso mediante la frammentazione dell’attività in diverse entità giuridiche. Costituiscono indicatori della configurazione di un’“impresa unica” le seguenti circostanze:
Detenzione diretta o indiretta: una società detiene, anche per il tramite di altre entità, la maggioranza dei diritti di voto di un’altra società.
Influenza dominante: una società dispone del potere di esercitare un’influenza dominante su un’altra, in forza di un contratto o di specifiche clausole statutarie.
Gestione unitaria: più società risultano gestite congiuntamente sulla base di un interesse economico comune, tale da determinarne un’unità di decisione.
Implicazioni del Concetto
Quando viene determinato che diverse entità costituiscono un’impresa unica, gli aiuti de minimis concessi a ciascuna di queste entità sono cumulati. Questo significa che il limite triennale massimo degli aiuti applicabile all’impresa unica non deve essere superato, considerando tutte le entità coinvolte.
Esempio Pratico
Se una holding possiede diverse controllate, tutte operanti sotto lo stesso gruppo, gli aiuti ricevuti da ciascuna controllata devono essere sommati per determinare se il gruppo, inteso come impresa unica, ha superato il tetto degli aiuti de minimis.
Principali aiuti de minimis
-
- Contributi a fondo perduto: Sovvenzioni dirette per l’acquisto di macchinari, la promozione dell’innovazione tecnologica o l’espansione della capacità produttiva.
- Agevolazioni fiscali: Riduzioni o esenzioni su imposte locali e nazionali per progetti specifici legati a sviluppo e sostenibilità.
- Finanziamenti agevolati: Prestiti a tassi più bassi rispetto a quelli di mercato, con il vantaggio calcolato come equivalente di sovvenzione lorda.
- Garanzie su finanziamenti: Interventi statali che abbassano il rischio per le banche nel concedere prestiti alle imprese.
- Sgravi contributivi: Riduzioni sui contributi previdenziali e assistenziali per categorie specifiche di lavoratori o iniziative come l’assunzione di giovani o programmi di formazione.
- Supporto all’internazionalizzazione: Aiuti per la partecipazione a fiere, ricerche di mercato e iniziative promozionali all’estero.
- Agevolazioni per innovazione e ricerca: Aiuti destinati allo sviluppo di nuove tecnologie, alla digitalizzazione e ai miglioramenti dei processi aziendali.
Principali sanzioni superamento limiti aiuti de minimis
- Ritiro dell’aiuto: L’ente concedente può decidere di ritirare l’aiuto già concesso.
- Richiesta di restituzione: L’impresa potrebbe essere obbligata a restituire l’importo dell’aiuto ricevuto.
- Penalità aggiuntive: In alcuni casi, potrebbero essere imposte penalità aggiuntive o interessi moratori sulle somme da restituire.
- Esclusione da futuri aiuti: L’impresa potrebbe essere esclusa dalla possibilità di ricevere ulteriori aiuti de minimis per un certo periodo.
La tua azienda monitora lo stato degli aiuti de minimis?
