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Il RID: questo sconosciuto

Cos’è il Rid

Uno strumento di pagamento poco conosciuto e utilizzato dalle aziende, ma assai efficace è il RID (Rapporto Interbancario Diretto).

Il RID è una disposizione d’incasso automatizzata con la quale un cliente (creditore) incarica la banca di provvedere all’addebito di un determinato importo sul conto corrente intrattenuto dal suo debitore presso una qualsiasi banca italiana, grazie alla preventiva sottoscrizione da parte del debitore di un’autorizzazione (delega RID).

 

Le tipologie di RID

Esistono diverse tipologie di RID utilizzati dalle imprese:

  • RID ordinario utilizzato da consumatori, imprese e micro-imprese (che nel tempo ha accorpato i RID utenze e i RID commerciali);
  • RID veloce caratterizzato da tempi del ciclo di incasso ridotti e riservato a imprese e micro-imprese; possono avvenire esclusivamente in forma telematica;

 

Come attivare il servizio

Non tutti sanno che il RID può essere attivato direttamente dall’azienda creditrice.

Per la gestione dei propri incassi tramite RID, è sufficiente che il soggetto creditore si faccia rilasciare un’autorizzazione all’addebito da parte del soggetto pagatore, raccolta in cartaceo oppure in telematico, una volta sola.

Infatti, il creditore, in modo del tutto analogo alla presentazione delle ricevute bancarie, consegna alla propria banca un supporto o un flusso con le disposizioni di incasso, previa adesione al Servizio Allineamento Elettronico Archivi offerto dal proprio Istituto di Credito; la banca assuntrice inoltra le disposizioni alla banca domiciliataria la quale provvede all’addebito automatico sul conto del debitore.

 

Vantaggi

  1. Riduzione sensibile della percentuale di insoluti, quindi minor perdita di tempo nella gestione del credito e maggiore semplicità, esattezza e puntualità dei versamenti effettuati dai propri clienti anche grazie a tempestive segnalazioni relative ad insoluti e/o storni;
  2. Riduzione dei tempi di presentazione, estremamente ravvicinati o addirittura successivi rispetto alla data di scadenza, cosiddetti RID Scaduti (5 giorni per i RID, 10 per le Ri.Ba.);
  3. Smobilizzo dei crediti salvo buon fine tramite l’accredito immediato in conto corrente dell’importo corrispondente ai RID presentati, ad un costo inferiore rispetto a quello delle Ri.Ba smobilizzate;
  4. Possibilità di recesso da parte del debitore senza penalità e senza spese, mediante revoca dell’autorizzazione.

 

Come funziona il RID

La Banca dà disponibilità al cliente beneficiario delle somme incassate nella giornata di scadenza delle disposizioni. Decade, quindi, l’attesa dei termini di non stornabilità delle disposizioni (solitamente 5 giorni dopo la scadenza) per la disponibilità delle somme incassate. Ma il debitore ha tempo fino al giorno lavorativo precedente alla data di scadenza del RID per opporsi all’addebito.

È anche possibile chiedere il rimborso di un addebito RID:

  • se il RID “autorizzato” è stato addebitato sul conto del debitore, ma l’importo non è corretto, se ne può il rimborso entro 8 settimane dalla data di addebito;
  • per i soli debitori appartenenti alla categoria imprese e micro-imprese si può, previo accordo tra le parti, derogare la facoltà di rimborso entro le 8 settimane, e scegliere in alternativa lo storno entro la data di scadenza ovvero entro i 5 gg. lav. dopo la data di scadenza;
  • se il RID “non è autorizzato” eventuali richieste di rimborso devono essere avanzate alla Banca tempestivamente e comunque entro 13 mesi dalla data di addebito in conto corrente.

 

Il debitore può anche rinunciare ai diritti di revocare il singolo addebito diretto RID e di chiedere il rimborso degli addebiti RID autorizzati. Inoltre per le disposizione RID eseguite con l’opzione “Importo Fisso” non è prevista la facoltà da parte del debitore al rimborso. Se la banca destinataria riceve una richiesta di addebito con un importo diverso da quello autorizzato, non eseguirà il pagamento. Di contro se l’importo addebitato corrisponde all’importo fisso pre-autorizzato non è possibile da parte del debitore chiederne il rimborso, fermo restando il diritto di revocare le singole operazioni di addebito fino al giorno prima della scadenza e dell’addebito.

 

Percentuali di insoluti per i vari sistemi di pagamento nella realtà italiana [1]

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[1] Statistiche nostre sulla base dei dati a settembre 2012 tratti da “http://www.abi.it/DOC_Mercati/Sistemipagamento/Rilevazione-ABI/Rilevazione-ABI/sist_pag_set2012_dati%20_set2012%20per%20sito.pdf

 

 

 

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