Quesiti e approfondimenti

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Corrispettivo ed elenchi INRASTAT per stampo

In particolare lo stampo viene utilizzato per la produzione di elementi che saranno fatturati allo stesso committente comunitario. Non vi è materiale spostamento dello stampo al di fuori del territorio nazionale.

Sul punto, le circolari n. 13/E/1994 al paragrafo 2.3, e la n. 73/E/1994 al paragrafo n. 10.5 hanno chiarito il problema posto dettando specifici vincoli, che devono essere rispettati, affinché, pur non assistendo all’uscita dal territorio nazionale dello stampo prodotto, l’operazione possa comunque godere del regime di non imponibilità I.V.A. tipico delle cessioni intracomunitarie e concorrere alla determinazione del plafond.

Il trattamento di non imponibilità I.V.A. di cui all’articolo 41, comma 1, lett. a) D.L. n. 331/1993 è applicabile solo alle seguenti condizioni:

a)   a) gli stampi devono essere utilizzati in Italia per la produzione, a mezzo degli stessi, di beni da inviare in altro stato membro;

b)   b) tra il committente comunitario e l’operatore nazionale deve essere stipulato un unico contratto di appalto (o anche contratto d’opera) avente ad oggetto sia la realizzazione degli stampi che la fornitura di beni che con gli stessi si producono;

c)   c) lo stampo, a fine lavorazione, deve essere inviato nel paese comunitario del committente, a meno che, a seguito dell’ordinario processo di produzione o per accordi contrattuali, non venga distrutto, perché divenuto ormai inservibile.

Nel caso in cui manchi anche uno solo dei requisiti appena elencati si avrà una cessione interna imponibile a fini I.V.A.

Per quanto riguarda, invece, gli elenchi INTRASTAT:

a)   a) se lo stampo è autonomamente addebitato in fattura, allora dovrà essere compilato l’elenco INTRA di periodo con riferimento al momento di registrazione della fattura, anche se lo stampo in questione non è stato materialmente spedito, altrimenti;

b)   b) se il corrispettivo non è distintamente indicato in fattura, allora non dovrà essere inserito negli elenchi INTRA di periodo, in quanto è “assorbito” nel valore dei beni prodotti con il suo utilizzo, che troveranno comunque esposizione.

Infine, si vuole sottolineare che, in situazioni del genere, è sempre bene disporre di un registro che costituisca adeguata documentazione per dimostrare che lo stampo è in deposito presso l’azienda, e in cui si faccia riferimento, ad esempio, agli estremi del contratto d’appalto, o alla fattura di vendita.

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