L’importanza dello scoring preventivo di bilancio
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento istituito dal Ministero dello Sviluppo economico con Legge n°662/96 (art.2, comma 100, lettera a) e operativo dall’anno 2000 finalizzato a favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese. Il Fondo offre infatti la possibilità alle imprese di ottenere finanziamenti da parte di banche, società di leasing e altri intermediari finanziari mediante la concessione di una garanzia pubblica in sostituzione delle garanzie portate dalle imprese (fidejussioni o polizze assicurative).
I beneficiari del Fondo di Garanzia sono le piccole e medie imprese in possesso dei parametri dimensionali previsti dalla disciplina comunitaria[1] in materia di aiuti di Stato alle PMI. Il criterio di selezione per l’accesso al Fondo è basato su un modello di scoring degli ultimi due bilanci depositati. Il modello tiene in considerazione 4 indicatori patrimoniali e reddituali e assegna a ciascuno un punteggio da 0 a 3 in base al range di appartenenza prestabilito. Il punteggio totale, ottenuto come somma dei punteggi dei singoli indicatori, determina il “livello” (che può essere A, B o C) del bilancio analizzato. La valutazione degli ultimi due bilanci comporta l’assegnazione di due livelli che combinati tra loro producono la fascia di valutazione. Le fasce di valutazione sono 3:
- FASCIA 1: Accesso diretto in procedura semplificata che, dalla nostra esperienza, implica esito positivo della richiesta nel 99% dei casi.
- FASCIA 2: Accesso alla garanzia con probabilità inferiori di accettazione. Molto spesso in questi casi viene suggerita l’intermediazione dei Confidi con costi più elevati per l’azienda.
- FASCIA 3: Esclusione dalla garanzia.
Da quanto riportato, appare evidente come un’accurata analisi degli indicatori considerati dal criterio di valutazione prima della chiusura di bilancio sia un fattore determinante per aumentare le possibilità di accesso alla garanzia, e dunque al credito, da parte dell’azienda.
Le operazioni coperte dal Fondo riguardano:
- Operazioni di durata non inferiore a 36 mesi
- Operazioni di anticipazione dei crediti verso la P.A.
- Operazioni sul capitale di rischio
- Operazioni di consolidamento delle passività a breve termine su stessa banca o gruppo bancario di qualsiasi durata;
- Operazioni a favore delle piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni
- Sottoscrizione di mini bond
- Operazioni di microcredito
- Altre operazioni finanziarie.
Il Fondo garantisce a ciascuna impresa un importo fino all’80% del finanziamento e comunque fino al limite massimo di 2,5 milioni di euro. Tale plafond può essere utilizzato attraverso una singola o più operazioni, fino al raggiungimento del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili. Le percentuali di copertura sono determinate secondo principi basati sulla tipologia del finanziamento richiesto, sul tipo di azienda e sullo scoring di bilancio citato in precedenza. Inoltre, particolari agevolazioni e semplificazioni sono previste per Soggetti aventi sede legale e/o sede operativa nelle Regioni del Mezzogiorno, Imprese femminili, Imprese colpite dagli eventi sismici, Imprese start up innovative e incubatori di impresa.
L’impresa richiedente accesso non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Per farlo può rivolgersi:
- Alla Banca concedente il finanziamento che contestualmente istruisce la pratica per la richiesta di garanzia diretta.
- Ad un Confidi accreditato che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
Lo strumento sta riscontrando una sempre maggiore diffusione tra le imprese italiane infatti, come riporta il report del Mise, nel 2016 le richieste di accesso al Fondo mostrano una crescita del 10,9% rispetto al 2015, con un numero di richieste presentate pari a 116.645.
Per saperne di più
E’ inoltre possibile contattare alla mail finance@admssociati.it i nostri consulenti dell’area Finance per richiedere lo scoring di bilancio della propria azienda.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina del Mise dedicata al Fondo di Garanzia.
[1] I parametri dimensionali devono essere calcolati secondo quanto previsto dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 238 del 12 ottobre 2005, di cui all’allegato 9. Inoltre si precisa che i parametri dimensionali sono calcolati nel rispetto della raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L124 del 20 maggio 2003