CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI E CONTABILIZZAZIONE: ALCUNI SPUNTI OPERATIVI
Il credito d’imposta 4.0 è una misura fiscale introdotta dal legislatore italiano per favorire la trasformazione digitale e tecnologica delle imprese nel contesto dell’Industria 4.0, ossia la fase di innovazione produttiva basata sull’automazione, l’interconnessione e l’utilizzo di sistemi intelligenti. Questo strumento consente alle aziende di recuperare una parte significativa delle risorse investite nell’acquisto di beni strumentali innovativi e servizi correlati, con l’obiettivo di sostenere la competitività e la crescita attraverso la modernizzazione dei processi produttivi.
Cos’è il Credito d’Imposta Beni Strumentali
Si tratta di un incentivo fiscale che permette alle imprese di detrarre, sotto forma di credito d’imposta, una percentuale predeterminata delle spese sostenute per l’acquisto o l’adozione di beni materiali e immateriali ad alto contenuto tecnologico. Il credito d’imposta può essere utilizzato direttamente in compensazione tramite il modello F24, riducendo così l’ammontare delle imposte dovute, con un immediato beneficio economico.
Gli investimenti agevolabili includono, tra gli altri, macchinari dotati di tecnologie digitali (robotica, automazione avanzata), dispositivi per l’integrazione tra mondo fisico e digitale, software innovativi, sistemi di intelligenza artificiale, tecnologie per il cloud computing e soluzioni per la cybersicurezza. Questa misura si allinea pienamente con la strategia nazionale ed europea di spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità industriale.
Contabilizzazione del credito d’imposta Beni Strumentali
Il credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti in beni strumentali con tecnologia 4.0 rientra nella categoria dei contributi in conto impianti, ai sensi del principio contabile OIC 16.
La contabilizzazione di questo beneficio fiscale deve avvenire nel momento in cui si acquisisce la ragionevole certezza del diritto al credito, condizione che, nel caso degli investimenti 4.0, si realizza con il completamento dell’interconnessione del bene.
Secondo i criteri stabiliti dall’OIC 16 e OIC 24, il credito d’imposta deve essere rilevato contabilmente attraverso un metodo sistematico e razionale, distribuendo il beneficio a conto economico lungo la vita utile del cespite. Esistono due modalità principali:
- Metodo diretto: il credito è portato a riduzione del costo storico del bene materiale a cui si riferisce. Di conseguenza, l’ammortamento imputato in conto economico sarà calcolato sul valore del cespite al netto del contributo.
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Metodo indiretto: il credito è imputato a conto economico come contributo in conto esercizio, iscritto alla voce “Altri ricavi” (irrilevanti ai fini IRES e IRAP). La quota di ricavi imputabile in ciascun esercizio è determinata seguendo il piano di ammortamento civilistico, con il rinvio della restante parte tramite la tecnica dei risconti passivi.
