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Acquisto di tablet – IVA e modalità registrazione

In particolare, sul punto si vuol sottolineare il fatto che il tablet è un dispositivo che, se da un lato consente la connessione ad internet con estrema facilità in qualunque luogo, dall’altro è un apparecchiatura che per molti aspetti di funzionamento è paragonabile ad un pc portatile, e non ad un telefono cellulare. Di conseguenza:

a)    l’I.V.A. in acquisto sarà completamente detraibile, ed il costo deducibile al 100% ai fini delle imposte dirette;

b)   diversamente per la spesa relativa al traffico dati (c.d. bolletta per il consumo) l’I.V.A. sarà detraibile solo nella misura del 50% (presunzione di utilizzo promiscuo), ed il costo invece all’80% ai fini delle imposte dirette.

Si fa inoltre presente che l’importo del tablet evidenziato in fattura è inferiore al “vecchio milione” e, pertanto, interamente ammortizzabile nell’esercizio di acquisto. Su quest’ultimo aspetto, però, si raccomanda di non includere il cespite in questione nella categoria “beni inferiori al milione”, in quanto si rischierebbe di creare un “calderone” nel quale confluiscono anche beni caratterizzati da deducibilità fiscale limitata (ad esempio telefoni cellulari) e, quindi, non interamente ammortizzabili. Pertanto, la scelta migliore è quella di inserire il tablet nella propria categoria civilistica di appartenenza (macchine elettroniche e computer), e di procedere, poi, con ammortamento civilistico e fiscale totale in quanto bene “inferiore al milione”.

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