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Rettifica modello INTRASTAT per scalo tecnico merce

Prima di proseguire oltre, è opportuno ricordare che affinché un’operazione di cessione e/o di acquisto di beni possa essere inserita negli elenchi INTRASTAT di periodo, deve soddisfare a due condizioni essenziali:

a) titolo oneroso della transazione;

b) si deve assistere all’effettiva movimentazione della merce da uno Stato membro all’altro.

Di conseguenza, alla luce di quanto appena illustrato, nonché dalla combinazione dei dettati normativi di cui all’art. 6 D.P.R. n. 633/72 ed agli artt. 56 e 50, co. 7 D.L. n. 331/1993, l’inserimento dell’operazione di cessione di beni negli elenchi INTRASTAT dipende dall’effettiva movimentazione della merce da uno Stato altro dell’Unione Europea. Pertanto, poiché i beni hanno “subito” uno scalo tecnico in territorio nazionale, per poi essere rispediti a distanza di mesi, benché la fattura di vendita sia stata emessa ad ottobre, l’operazione dovrà essere riepilogata nell’elenco INTRASTAT di gennaio, così come risulta dal DDT del secondo invio.

Da un punto di vista operativo, per correggere l’errato flusso di dati, nel prossimo elenco INTRASTAT, si dovrà:

a) compilare la sezione INTRA-1 ter rettificando così al ribasso i dati precedentemente comunicati nel mese di ottobre;

b) compilare, contestualmente, la sezione INTRA-1 bis con esposizione degli elementi necessari riferibili a quella parte di cessione che si è perfezionata nel corso del mese di gennaio.

Infine, si fa presente che la rettifica non comporta l’irrogazione di nessuna sanzione in quanto si innesta in un flusso di dati già oggetto di comunicazione: per essere, cioè , più chiari non si tratta di correzione a seguito di omessa comunicazione.

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