Quesiti e approfondimenti

Registrazione contabile bolla doganale

Per facilitare la memorizzazione degli step previsti per la contabilizzazione di una importazione di beni con successiva introduzione degli stessi nel territorio nazionale, suddividiamo l’importazione in tre momenti, a ciascuno dei quali corrisponde una registrazione contabile:

 

  1. Il fornitore extra comunitario emette una fattura a Voi intestata con il valore dei beni ceduti (senza addebito di imposta);

La fattura emessa dal fornitore non comunitario viene registrata in prima nota (quindi    esclusivamente in contabilità) nel seguente modo:

  • DARE: costo (materie prime, merci ecc..)
  • AVERE: debito verso fornitore extra comunitario

 

  1. La dogana riceve la merce ed emette un documento (bolla doganale) all’interno della quale vengono riepilogati gli oneri doganali e l’iva dovuti per la nazionalizzazione dei beni in oggetto;

La bolla doganale viene registrata come fosse una fattura di acquisto: nel libro IVA acquisti:

  • AVERE: viene rilevato il debito verso la Dogana (solitamente viene creato un fornitore fittizio, denominato “dogana”). Tale debito deve corrispondere all’intero importo presente nella bolla doganale (imponibile, IVA e eventuali oneri doganali)
  • DARE:
    • IVA A CREDITO: deve essere inserita l’IVA a credito così come calcolata nella bolla doganale;
    • FORNITORE DOGANA: va inserito lo stesso “fornitore fittizio” per la parte imponibile IVA e per l’importo dei dazi. In questo modo, annullandosi parzialmente il debito verso il “fornitore fittizio”, il mastrino “Dogana” rimane aperto per il solo importo dell’IVA .

 

  1. Il trasportatore sdogana per Vostro conto i beni e anticipa gli oneri dovuti. Quest’ultimo emette poi fattura nei Vostri confronti con riaddebito degli oneri anticipati eventualmente insieme alla propria prestazione.

La fattura emessa dallo spedizioniere viene contabilizzata “stornando” il debito aperto verso la dogana (perché lo spedizioniere ha anticipato gli oneri doganali e pertanto il debito non risulta più nei confronti della dogana bensì nei confronti dello spedizioniere) nel seguente modo:

  • AVERE: debito verso spedizioniere per il totale della fattura emessa dallo stesso
  • DARE:
  • Viene chiuso il debito verso la “Dogana” per l’IVA;
  • Vengono rilevati eventuali costi di incasso, costi per valori bollati, dazi doganali e il costo per il servizio di trasporto.

 

Una volta effettuate le tre registrazioni si consiglia di verificare il mastrino del “fornitore fittizio Dogana” in quanto, se le registrazioni sono state fatte in modo corretto, il mastrino dovrebbe avere saldo zero.

 

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